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Diritti

L’Italia arma Israele

AleniaAermacchi vende M346. È un do ut des: in cambio, acquistiamo “droni” dall’industria aerospaziale israeliana

Tratto da Altreconomia 141 — Settembre 2012

Dopo le prime indiscrezioni, circolate a fine gennaio, a metà luglio è arrivata la conferma: AleniaAermacchi (controllata Finmeccanica) venderà ad Israele 30 aerei militari d’addestramento M346.
Si tratta di un accordo del valore di circa 850 milioni di euro, che comprende anche forniture di sistemi di comunicazione e controllo da parte di Telespazio e Selex Elsag, l’azienda che negli ultimi 3 anni ha fornito anche la Siria di Assad. Nonostante l’entusiasmo dell’azienda, della politica e di una parte del sindacato, la commessa non è poi così bella. Infatti parlare di “successo industriale e tecnologico” per il “miglior addestratore europeo” appare forzato se si pensa che attualmente su questo mercato in pratica sono solo due i concorrenti (oltre al velivolo italiano il T-50 coreano) e che queste vendite saranno controbilanciate da commesse italiane per aziende israeliane. Una “partita di giro” dal controvalore di 2 miliardi di dollari (uno per l’industria di ciascun Paese). Il Governo italiano ha deciso di comprare tecnologia militare dalla Israel Aerospace Industries e dalla Elbit. In particolare, l’Italia pare interessata a sistemi senza pilota (aerei e terrestri) e  ad acquistare un aereo da ricognizione Gulfstream. Non va dimenticato che il nostro Paese ha chiesto agli Usa il permesso di acquistare armamento per i propri “droni”, con l’obiettivo di inserirsi come protagonista nel nuovo modo silenzioso ed opaco di fare la guerra.
Sabato 13 ottobre davanti ai cancelli dell’Aermacchi, a Venegono Superiore (Va), si terrà una manifestazione: la vendita di aerei militari in una zona del mondo tra le più calde appare in contrasto con la legge 185/90 sull’export di armi, e a poco servono le giustificazioni di facciata che definiscono i jet M346 come “addestratori tecnologicamente avanzati”. Si tratta di aerei già predisposti per essere armati con missili o bombe. (Comitato “Nessun M346 per Israele”:  nessunm346xisraele@gmail.com – tel. 0332-23.83.47). —

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